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Nuvolette di drago (nuvolette di gamberi)

Di: 2 commenti 2 Difficoltà: media
nuvolette di drago

Chi mi segue da tempo sa che ho una passione per la cucina cinese da un lato e per le cose che sembrerebbe impossibile fare in casa dall'altro. Non potevo quindi perdermi questa preparazione che è un po' laboriosa, ma abbastanza semplice da fare.
Richiede solo due ingredienti, ma ci vuole un po' per realizzarla perché si realizza in più fasi. Il risultato però è magico, sorprendente. Se avete dei bimbi sarà sicuramente bello coinvolgerli al momento della frittura quando la magia prende forma e le nuvolette di drago soffiano diventando delle patatine croccanti e impalpabili. Provatele perché danno veramente soddisfazione!

- Ingredienti -

(per 6 porzioni)

  • 100g di gamberi o code di mazzancolle sgusciati
  • 100g di amido di tapioca
  • 2g di sale
  • 1 pizzico di zucchero
  • olio di arachidi per friggere

- Procedimento -

preparare le nuvolette di drago richiede più passaggi ma in realtà non presenta particolari difficoltà.

Di base servono solo due ingredienti (il sale e lo zucchero si possono anche omettere, ma a mio parere aggiungono sapore): i gamberi o eventualmente le code di mazzancolla (io ho usato queste) e la farina di tapioca, un amido estratto dalla radice di Manioca che trovate sia nei negozi etnici sia da Naturasì.

La farina di tapioca o amido di tapioca, nota anche come Cassava o Yuka è priva di glutine, è molto nutriente ed è molto utilizzata nella cucina sudamericana; è alla base ad esempio dei pão de queijo, dei simil panini a base di formaggio tipici della cucina brasiliana.

Se non doveste trovare la farina di tapioca potete sostituirla con della fecola di patate.

 

Preparare l’impasto per le nuvolette di drago

sgusciate i gamberi o le code di mazzancolla rimuovendo completamente il carapace, quindi frullateli fino a ridurli in crema.

Consiglio di usare un piccolo frullatore di quelli che spesso si trovano come accessori aggiuntivi dei minipimer; usando un frullatore grande rischiate di non riuscire a frullare questa quantità e di perdere molto impasto.

Pesate la crema di gambero ottenuta e aggiungete pari peso di farina di tapioca: una piccola parte dell’impasto infatti rimarrà nel frullatore e in questo modo non rischierete di sbilanciare la ricetta. Impastate bene. All’inizio sembrerà di impastare del gesso, ma piano piano il tutto si amalgamerà e riuscirete ad ottenere un impasto simile a quello del pane.

Quando l’impasto sarà liscio e omogeneo (se dovesse servire potete aggiungere una spolverata aggiuntiva di tapioca se risultasse troppo appiccicoso, oppure una stilla di acqua se il composto fosse troppo asciutto) formate un salsicciotto di circa 20cm di lunghezza e 4cm di diametro.

A questo punto potete scegliere di bollire oppure cuocere al vapore il salsicciotto. Io ho scelto questa seconda opzione. Sia nell’uno che nell’altro caso il salsicciotto andrà cotto per 1 ora, quindi andrà fatto raffreddare a temperatura ambiente e poi in frigo. In giro ho letto di far riposare l’impasto 24 ore in frigo, ma io ho proceduto a tagliare il salsicciotto non appena era ben asciutto e freddo. Appena cotto il salsicciotto avrà acquisito una consistenza gommosa e compatta. Il raffreddamento contribuirà a farlo asciugare e a rendere più semplice tagliarlo.

Il passo successivo consiste nel tagliare il salsicciotto a fette. Più riuscirete a tagliare sottili le fette e migliora sarà il risultato delle nuvolette di gamberi. Fettine più alte renderanno le chip un po’ più effetto polistirolo. Le fette dovrebbero essere quasi trasparenti. Utilizzate un coltello di quelli per affettare il prosciutto oppure di quelli per affettare gli arrosti di carne e procedete lentamente.

Se avete un essiccatore impostate la temperatura a 70° e adagiate le fettine sui ripiani; fatele essiccare completamente fino a quando saranno croccanti e si spezzeranno se provate a piegarle.

In alternativa adagiate le fettine su una teglia coperta di carta forno e infornate a 60° con la funzione ventilato fino a completa essiccazione. In essiccatore e nel forno le nuvolette di drago impiegheranno all’incirca 1 ora, 1 ora e mezza per asciugarsi completamente.

nuvolette di drago

 

Frittura delle nuvolette di gamberi

una volta che le chips di gambero saranno ben essiccate, versate dell’olio in una pentola. Se avete un wok utilizzate quello perché vi permetterà di avere olio profondo utilizzando meno olio grazie alla forma della padella. Scaldate l’olio fino a 180°, anche 190° se utilizzate l’olio di semi di arachidi o un olio di semi ad alto oleico, che hanno un punto di fumo alto.

Quando l’olio avrà raggiunto la temperatura giusta, versate le chips di gambero e non appena saliranno in superficie crescendo di volume e diventando “soffiate” scolatele subito e adagiatele su un piatto coperto di carta assorbente. E’ un’operazione che avviene in pochi secondi!

Procedete friggendo tutte le chips, dopodiché, fatele raffreddare e conservatele in un sacchetto alimentare ben chiuso oppure servitele subito con della salsa agrodolce.

 

Come conservare le nuvolette di drago

Volendo potete anche conservare le chips da friggere in un contenitore a chiusura ermetica e friggerle in un secondo momento a patto che siano completamente essiccate. Eventualmente mettete un sacchettino con racchiuso del sale grosso all’interno del sacchetto per assorbire eventuale umidità.

 

Qui un breve video che mostra come si gonfiano le chips di nuvolette di drago una volta immerse nell’olio:

 

Perché non provare anche?

 

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nuvolette di drago

- Suggerimenti -

- All'impasto potete anche aggiungere la punta di un cucchiaino di glutammato monosodico per aggiungere sapore.

- Volendo potete cuocere le chip al microonde impostando una potenza di 800W per circa 20-30 secondi (ma il tempo dipende anche da quante chips metterete contemporaneamente). Non vengono esattamente come quelle fritte in olio, ma un po' meno scioglievoli e crescono un pochino meno, ma può essere la soluzione per chi non ama friggere

- Se non trovate la farina di tapioca potete sostituirla con la fecola di patate


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