Il montebianco è un dolce al cucchiaio di probabile origine francese e molto diffuso in Piemonte e Lombardia. Il nome di questo dessert pare sia stato coniato dal Ducato di Savoia e deve il suo nome alla forma con cui normalmente viene servito ovvero quella di un piccolo monte innevato.
Il dolce è composto da castagne lessate, sbucciate e poi cotte nel latte insieme a zucchero, vaniglia, un pizzico di sale ed eventualmente un goccio di rum fino a quando il latte è stato completamente assorbito. A questo punto le castagne vanno ridotte in una purea fine e poi passate attraverso uno schiacciapatate con cui si formano degli “spaghetti” che vengono depositati direttamente sul piatto da portata a formare un monticello. Il tutto si guarnisce poi con dei ciuffi di panna montata zuccherata.
Personalmente non amo i dolci con farina di castagne, men che meno il castagnaccio o le frittelle di castagne fritte, ma vado matta per il Montebianco.
In rete esistono diverse versioni di questo dolce di castagne, alcune particolarmente elaborate e che prevedono anche la meringa, ma personalmente amo la ricetta originale del Montebianco, a base solo di purea di castagne e panna. C’è chi alle castagne aggiunge anche del cacao amaro, ma io non amo fare questa aggiunta perchè a mio avviso copre il sapore delle castagne.
Preparare questo dolce di castagne è semplice, anche se sbucciare le castagne una volta bollite richiede un po’ di tempo e pazienza. Il risultato però vi ripagherà del lavoro.
Di seguito tutte le indicazioni per preparare la versione originale del Montebianco.
La ricetta che ho seguito è tratta da un manuale di Fabbri editore del 1976 e l’ho presa dal blog Tavolartegusto, un blog molto ben fatto e affidabile.
- Commenti Recenti -
Sono contenta! Grazie di averla provata...
Ottima ricetta , è semplice e piace a tutti...
Ciao Vincent, se può interessarti e se non l'hanno ancora venduto, l'altro giorno su Subito vendevano un Anova wifi a 45€ che secondo me è un prezzo convenientissimo. Se per ca...
Le tue ricette fanno venire una gran voglia di farle, sapendo oltretutto che sono il massimo dell'affidabilità. Solo che ho i sensi di colpa perchè non ho ancora comprato il rone...
Se leggi bene la ricetta c'è scritto il momento in cui va salato. Non ho detto che non va salato, ma che va fatto in un determinato momento...
C'è un momento per tutto. Magari in futuro ti verrà voglia di provare nuove tecniche e tornerai a trovarmi. Ciao! Grazie di essere passata...
Spiego cos'è e come si fa nella ricetta...
Il riso si sala si deve salare eccome....