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Pane cinese al vapore o panini cinesi al vapore (Mantou)

Di: 29 commenti 29 Difficoltà: facile
pane cinese al vapore

"In Cina, una leggenda popolare racconta che il nome Mantou ha origine dalla parola omofona mántóu, che significa "testa di barbaro". La storia ha avuto origine nel periodo dei tre regni, quando lo stratega Zhuge Liang condusse l'esercito del regno di Shu in una campagna volta all'invasione delle terre del sud, corrispondenti grosso modo agli odierni Yunnan e Birmania.
Dopo aver sottomesso il re barbaro Meng Huo, Zhuge Liang avrebbe dovuto riportare il suo esercito a Shu, tuttavia trovò sul suo cammino un fiume talmente impetuoso che tutti i tentativi di attraversarlo furono vani.

Un signore barbaro lo informò che, in tempi antichi, i barbari usavano sacrificare 50 uomini e gettare le loro teste nel fiume, per appagare lo spirito delle acque che avrebbe loro permesso l'attraversamento. Zhuge Liang, tuttavia, non voleva causare ulteriori spargimenti di sangue, pertanto uccise le mucche ed i cavalli che viaggiavano insieme all'esercito, e riempì con la loro carne dei panini grosso modo a forma di teste umane (rotondi, con una base piatta), dopodiché gettò questi ultimi nel fiume. Dopo che l'attraversamento ebbe successo, egli diede a questi panini il nome di "testa di barbaro" (mántóu, 蠻頭), che poi diventò il mántóu (饅頭) dei giorni nostri."
Fonte: Wikipedia

La storiella che giustifica l'etimologia del nome di questi strambi panini cinesi mi piaceva e allora ve l'ho messa così che possiate anche voi saperne qualcosa in più...Di questi panini ne parlavo oggi con delle amiche su cookaround, in un gruppo a cui sono iscritta e siccome per me nuovo= vado-e-lo-devo-assolutamente-provare altrimenti-muoio-prima-di-sera, è stato un attimo ed ero già in cucina a prepararli, dopo aver fatto un'attenta analisi di varie ricette che ho trovato in rete...Quella che mi pareva più convincente (uso dello strutto a parte, che io ho sostituito con dell'olio di semi) è stata questa. Il mio sesto senso non ha fallito e quindi ora posso mostrarvi la mia versione dei (panini) fatti...

- Ingredienti -

(per 6 porzioni)

  • 200g di farina 0 per pizza e pane
  • 120g di acqua
  • 1g scarso lievito di birra secco
  • 1 cucchiaio di olio di arachidi
  • 1 cucchiaino scarso di sale
  • 1 cucchiaino di zucchero
per 6 panini da circa 55g

- Procedimento -

Pane cinese al vapore (panini cinesi al vapore)

sciogliete il lievito nell’acqua insieme al cucchiaino di zucchero.

Nel boccale della planetaria (o in una terrina, se impastate a mano) versate la farina e il sale e mescolate a mano. Versate poi il bicchiere di acqua con il lievito sulla farina; impastate fino a incordatura ovvero fino a quando l’impasto risulterà liscio, elastico e semi-lucido e si staccherà dalle pareti dell’impastatrice (o della ciotola, se impastate a mano).
Riponete l’impasto a lievitare in un contenitore oliato e attendete il raddoppio; dopodiché pesate l’impasto, dividete il peso per 6 per calcolare il peso di ogni panino.

Dividete l’impasto in 6 panini formandoli come si vede da questo mio video (a proposito, se vi va iscrivete al mio canale youtube qui e verrete aggiornati ogni volta che posto un nuovo video).

Ritagliate dei pezzetti di carta forno su cui appoggerete i panini cinesi; fateli un po’ più grandi perché dovranno contenerli una volta lievitati e quindi raddoppiati di volume. Adagiate i panini sulla carta forno e poi sulla vaporiera cinese (o su quella che avete in casa. Attendete che i panini raddoppino di volume.

Prima che i panini giungano a lievitazione completa, mettete sul un pentolino con dell’acqua che abbia un diametro un po’ più piccolo della vaporiera di bambù in modo da potercela adagiare sopra.

Quando i panini cinesi al vapore saranno raddoppiati, adagiate la vaporiera sul pentolino e cuocete per 20 minuti. I mantou sono, anemici sì, ma sofficissimi e buonissimi. A vederli i panini cinesi potranno sembrarvi crudi, ma non lo sono.

Avranno una leggera pellicola lucidina e all’interno saranno cotonosi e leggerissimi.

pane cinese al vapore

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Pane cinese al vapore o panini cinesi al vapore (Mantou)
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29 commenti

29 commenti sul post:
“Pane cinese al vapore o panini cinesi al vapore (Mantou)”

  • Paola Caratto ha detto:

    li faccio molto spesso ma ripieni di anko, e in giapponese questi dolci li chiamano manju. ^__^ ottima interpretazione

    1. Ops, non so cosa sia l'Anko…per caso è la marmellata di fagioli rossi azuki?

    2. Paola Caratto ha detto:

      esatto… ^^ però uso delle dosi leggermente diverse: http://japanthewonderland.blogspot.it/2011/09/bento-1.html

  • terry giannotta ha detto:

    Martina sei troppoooo forte!! Detto fatto?! Sono carini anche se anemici. Brava 😉

  • patatina ha detto:

    avevo giusto i mente di fare una cenetta cinese x il mio amore.. 😉 copio subito e aggiungo alla lista!

  • Anonimo ha detto:

    lo so .. particolari.. ma a me piace provare di tutto..
    Hai fatto bene a rifarli subito.. ti sono venuti benissimo..
    Linda

  • Anonimo ha detto:

    Ah Martina, non passo da troppo tempo dal tuo blog !
    Che belli i tuoi panini cinesi, li ho fatti spesso anche io la scorsa primavera, mi hai fatto tornare la voglia!
    A me piacciono troppo (vabbè non fa testo, io amo il pane, follemente, in qualsiasi forma sia fatto)

    B R A V I S S I M A !!

    Michela66

  • paola ha detto:

    si vede che sono soffici,viene la voglia di farli, brava

  • Kety ha detto:

    Che carii questi panini cinesi, mi ricordano quelli dei cartoon giapponesi! 🙂

  • @Terry: hai visto…più veloce della luce..::*

    @Patatina: fico un menù tutto cinese!! Qui da me trovi parecchie ricettine…

    @Linda: in questo siamo simili…La curiosità comunque, a mio avviso è sinonimo di intelligenza

    @Michela: ehilà MIchela!! Bentornata!

    @Paola: sono passati due giorni e sono soffici come il primo giorno!

    @Kety: hai ragione!!! In effetti anche in giappone si fanno questi panini e li fanno ripieni di marmellata di azuki rossi…

  • Grazie per averla postata, li mangiai anni fa e non ho mai saputo come si facessero… li voglio provare!!!
    Ciao, Tatiana

    1. Vedi, tu chiedi e io rispondo…;) Provali…Sono sofficissimi!

  • Anonimo ha detto:

    si potrebbero cuocere anche ca vapore con il bimby?

    brava marty…come semprwe del resto

    tizzi

    1. Certo Tizzi..Ci avevo pensato infatti…Poi per essere più fedele alla ricetta cinese ho usato la loro vaporiera, ma il bimby è perfetto e forse anche più comodo

  • Buccia ha detto:

    Bellissimi Martina!
    mi hanno regalato un bellissimo libro di cucina cinese per il mio compleanno e c'era anche la ricetta di questi panini, che mi turbavano e mi integravano allo stesso tempo, con il loro colore bianchissimo e quell'aspetto un po' spugnoso… finché non li ho assaggiati in un ristorante cinese e mi sono piaciuti un sacco!!
    L'unico problema è che, da quando -un sacco di tempo fa- la mia ex coinquilina mi ha incendiato la vaporiera di bambù, sono vapore-orfana! 🙁

    1. Puoi usare ad esempio quei cestini di metallo che si chiudono a fiore su se stessi per cuocere le verdure e inserirlo in una pentola con dell'acqua dentro (che non arrivi a toccare il fondo del cestino ovviamente)….

  • Come e' abbastanza consueto nelle ricette cinesi, aggiungo sempre un po' di baking powder, oltre al lievito di birra. Preferisco usare i cestelli di bambu' per il pane. E in effetti, i cestelli di bambu si usano esclusivamente per pane e ravioli, perche' non si crea condensa in eccesso che puo' ricadere sul pane. La cosa bella di questi panini e' che si possono conservare diversi giorni in frigo. Diventano orrendi e rattrappitissimi, basta rimetterli in vaporiera per 5 minuti (oppure 15 se congelati) e si riprendono come nuovi. Spesso, nei ristoranti cinesi, servono la versione di Hong Kong dei bao (i panini ripieni), sono molto piu' bianchi, dolci e tortosi, tagliati di solito con la frumina.
    Martina, ti sono usciti molto carini, ma mi fa cosi' strano vederli con la marmellata…in versione dolce si riempiono spesso di pasta di azuki. Oppure, con un ripieno dolce di crema di uova. La versione a panino delle tartellette di uova cinesi (simili ai pasteis de nata, ma meno buoni). Scusa lo sproloquio, ma quando si tratta di cucina cinese mi lacio trasportare….

    1. Ciao Francesca,m grazie ep rle dritte e pe rle informazioni!! Anche io sapevo che in Giappone li fanno dripieni di Anko, ovvero appunto la marmelalta o pasta di Azuki: non l'ho mai assagiata ma prima o poi devo farla per sentire com'è! Anche o avevo pensato alal tua stessa considerazione circa la vaporiera di bambù e avevo avuto lo stesso dubbio circa la condensa, però avevo visto un sito in cui li facevano in una vaporiera di acciaio e allora ho messo l'aternativa per chi non avesse la vaporiera di bambù…Hai ragione sula marmellata che probabilmente è un accostamento per niente ortodosso, però io li ho assaggiati con la marmelal ed erano buoni..:) A me sono rimasti come appena fatti per diversi giorni conservandoli solo a temp ambiente in un sacchetto cuki…..non sapevo della storia del frigo ma se loi rifaccio ne approfitterò!

    2. anthony ha detto:

      Mi permetto di intromettere. Sicuramente panini cotti al vapore non è soltanto specialità orientale ma anche per esempio polacca. si chiamano pyzy na parze – gnocco sul vapore e una specialità conosciuta in tutto paese. Si servono con sughi e ripieni dolci e salati. Da noi non si usano vaporiere di bambù 🙂 Sulla pentola si mette garza quale si attacca con un spago e sopra si mette pentola un po' più piccola. Va bene anche spargi fiamma.

    3. Grazie!! Non sapevo si facessero anche in Polonia!! Sapevo che si usano anche in Giappone, quello sì, ma in polonia proprio no…Sono strane queste contaminazioni culinarie…Chissà cos'è che lega Cina, Giappone e Polonia e se c'è un motivo per cui in tutti e tre i posti si fanno questo genere di panini..

    4. anthony ha detto:

      Storia della Polonia è complicata e prima le sue frontiere arrivavano molto , ma molto più al ovest. Penso che qualche influenza arrivata con questo popolo
      http://it.wikipedia.org/wiki/Tatari
      abitano in Polonia fino adesso, non più nomadi certamente nella parte nord orientale. Penso sarà questo pane ideale pane di nomadi. Bastava riscaldare acqua, mettere sopra qualche telo e coprire è pane era pronto.
      Certamente impasto del gnocco è un po diverso perché come impasti lievitati polacchi ha nel posto di acqua latte, olio – burro.
      Lo sai io con tempo scopro che tantissime cucine aparentamente diverse alla fine hanno le stesse radici. Guarda per esempio anche baumkuchen che hai fatto da poco. Anche questo è tipico dolce da fare sopra fuoco 🙂

    5. Grazie delle info…sono molto interessanti…Il baumkuchen è già più se,plice immaginare che sia gfatto sia in Polonia che in Germania, in fonod sono stati confinanti……Bello mgrazie di avermi istruita su queste influenze culinarie…Quello che non riesco a immaginare però è come si possa cucoere il baumkuchen al girarrosto….Non cola?

  • Anonimo ha detto:

    Ciao, prima di tutto ti facco i complimenti per il blog,davvero fatto bene 🙂
    Avrei bisogno di un chiarimento, prima di mettere sopra la pentola la vaporiera, l'acqua deve bollire???
    grazie in anticipo.
    Alessandro

    1. Ciao Lessandro, grazie dei complimenti! Sì, prima di mettere la vaporiera sulla pentola, l'acqua deve bollire in mdoo che si crei il vapore che cuocerà i paninetti cinesi…:)

    2. P.s. Se hai un iphone puoi scaricare la mia app Le ricetet di Martina dallo store

  • Anonimo ha detto:

    grazie per le info, ora devo andare a comprare una vaporiera perchè il bimby lo abbiamo lasciato nella casa al mare 🙁
    cmq penso che li farò con lo strutto e proverò ad usare sia il lievito di birra che il lievito madre in polvere (mi semba ci sia sia alla COOP che esselunga)
    ti farò sapere come son venuti.
    Ciao Alessandro.

    1. Buon lavoro! 🙂

  • Anonimo ha detto:

    Ciao,

    Ti ringrazio per la ricetta ( che proverò al più presto) vorrei sapere una cosa, io spesso al ristorante cinese mangio questi panini e li adoro. Unico dettaglio.. di solito sono ripieni di una cosa Gialla dolciastra simile al tuorlo dell'uovo sodo. Stamane al giapponese con mio grande dispiacere ho trovato questi ultimi con la marmellata di fagioli rossi la Anko no? E anche provando non m'è piaciuta… volevo quindi sapere se sapevate cos'è quella roba gialla all'interno e se è possibile cucinarla.. per me è diventata una droga..
    Saluti, Fabrizio.

    1. Ciao Fabrizio, mi dispiace ma non so risponderti perchè non mi è mai capitatao di trovare quelal cosa gialla di cui parli nei panini e nei libri di cucina cinese che ho non se ne parla

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